Il report dalle manche di gara delle classe 125, MX2, MX1 ed Elite, dalla prima prova degli Internazionali d’Italia Motocross 2017 sul tracciato di Riola Sardo.
Una splendida giornata di sole che ha visto trionfare un immenso Tony Cairoli, protagonista di una schiacciante doppietta vincendo sia nella classe Mx1 che nella classe Elite. La classe MX2 ha visto primeggiare il giovanissimo spagnolo Jorge Prado Garcia, mentre nella 125 ha vinto l’italiano Gianluca Facchetti, da quest’anno in forze al Team Maddii Racing.
Fatta questa piccola premessa, vi lascio alla lettura del nostro report.
Race Report
MX2
La manche della classe MX2 inizia con l’holeshot del pilota spagnolo del Team Red Bull KTM Factory Jorge Prado Garcia. Alle sue spalle, il compagno di team Pauls Jonass e il duo Yamaha ufficiale con Benoit Paturel e Brian Bogers. Partenza azzeccata per gli italiani Samunele Bernardini (TM Racing) che 6°, Michele Cervellin (Honda HRC) 8° e Morgan Lesiardo (Maggiora Park KTM) 11°.
Con lo scorrere del tempo, la pista si segna sempre più ma la classifica non cambia di molto, soprattutto nelle prime posizioni. Jorge Prado Garcia conduce la gara in tranquillità mentre il compagno di squadra Jonass dopo una prima parte di gare condotta in seconda posizione, comincia a perdere terreno sino a subire il sorpasso prima di Benoit Paturel e poi di Brian Bogers. Buona la preparazione atletica e la tecnica degli italiani che su una pista difficile come quella di Riola, tengono il passo dei primi e riescono anche a guadagnare alcune posizioni. Il migliore di tutti Michele Cervellin che dall’ottava posizione riesce a recuperarne tre terminando la sua gara con un quinto posto e migliore pilota tra gli italiani. Samuele Bernardini verso fine gara subisce qualche sorpasso, ma comunque riesce a concludere la manche con un buon ottavo posto. Ottimo piazzamento anche per il giovane pilota Morgan Lesiardo che partito tredicesimo, risale sino al nono posto e rientra nella Top Ten.
La manche si chiude con la vittoria dello spagnolo Prado Garcia, seguito dal francese Paturel che negli ultimi giri si era pericolosamente avvicinato allo spagnolo grazie alla complicità di alcuni doppiati. Sul terzo gradino del podio l’altro pilota Yamaha Bogers.
Mx1
Sulla nuova griglia di partenza realizzata in maglia metallica cosi come stabilito dalle regole FIM per la stagione 2017 del Mondiale MXGP, il più veloce a scattare alla caduta del cancelletto è Antonio Cairoli (Red Bull KTM Factory), seguito dallo sloveno della Honda HRC Tim Gajser e dal russo compagno di team Evgeny Bobrishev. Quarto è quinto sono rispettivamente i due piloti Yamaha Jeremy Van Horebeek e Romain Febvre. Completano la top ten Max Anstie (Rockstar Energy Husqvarna), Tanel Leok (8biano Racing), Max Nagl (Rockstar Energy Husqvarna), Shaun Simpson (Wilvo Yamaha) e Gautier Paulin (Rockstar Energy Husqvarna). Buona la partenza anche per gli italiani David Philippaerts (Astes4 Tesar Yamaha Official) 12° e Alessandro Lupino (Assomotor Honda) 15°.
Con pista libera davanti a se, Cairoli comincia ad imprimere un ritmo praticamente insostenibile per tutti gli altri piloti e giro veloce su giro veloce, dopo poco gode già di un discreto vantaggio sul primo dei suoi inseguitori, Tim Gajser. Intanto dietro il belga Jeremy Van Horebeek sembra a suo agio sulla sabbia sarda tanto da ricucire, giro dopo giro, il distacco che aveva su Evgeny Bobryshev ed alla fine riesce a strappagli via la terza posizione.
Lupino risale sino all’ 11° posto mentre David Philippaerts, a causa di una caduta, precipita al 18° posto. Dalle retrovie pian piano risale anche l’altro pilota Red Bull KTM Glenn Coldenhoff che rientra nella Top Ten guadagnando la nona posizione. Leok, dal canto suo, tiene bene il ritmo dei primi e dopo aver raggiunto Max Anstie, lo sorpassa e posiziona la sua Husqvarna del Team 8biano Racing in sesta piazza.
A cinque minuti dal termine, il vantaggio di Tony Cairoli e ben oltre i quindici secondi perciò il siciliano si può permettere di amministrare la gara senza forzare, danzando tra le grandi buche di sabbia come solo lui sa fare, regalando grande spettacolo. Quando le posizioni sembrano oramai consolidate, Jeremy Van Horebeek riesce a raggiungere Tim Gajser e a due giri dal termine lo supera appropriandosi della seconda posizione. Stesso discorso per il francese Romain Febvre che raggiunge Evgeny Bobryshev nell’ultimo giro e lo supera, salendo in quarta posizione.
Si chiude così la manche della classe Mx1 che vede vittorioso Antonio Cairoli, fiancheggiato sul podio da Jeremy Van Horebeek (2°) e Tim Gajser (3°). Completano la Top Five Romain Febvre (4°) ed Evgeny Bobryshev (5°). Grande prestazione di Tanel Leok che chiude 6° davanti a Max Anstie (7°), alla sua prima gara nella classe regina. Dietro il suo compagno di team Max Nagl (8°), poi Coldenhoff (9°) e Arnaud Tonus (10°) decimo, in sella alla sua YZF450 del Team Wilvo Yamaha e alla prima gara in Europa dopo alcune stagioni trascorse in USA.
Al traguardo, il secondo degli italiani è il solito pilota del Team Assomotor Lupino (13°). Gara difficile quella di Gautier Paulin, che non trova mai il ritmo e chiude 18°.
Appena fuori dalla Top Twenty, senza possibilità di prendere parte alla manche Elite, l’altro italiano Philippaerts (21°).
125 – 2a Manche
La seconda manche della classe 125 vede l’holeshot del vincitore della prima manche Alessandro Manucci (Husqvarna), ma Gianluca Facchetti (Husqvarna) è subito dietro, pronto a sferrare il suo attaco. Terzo è Emilio Scuteri (KTM), seguito da Tim Edberg (Yamaha) e Andrea Zanotti (KTM).
I giovanissimi della 125 sono scatenati e le posizioni nelle retrovie cambiano di giro in giro. Tantissimi gli italiani nella Top Ten al termine della manche. Oltre a Facchetti, che dopo aver sorpassato Manucci nelle primissime fasi di gara va a vincere la manche con un cospicuo vantaggio, ritroviamo anche Manucci 2°, Scuteri 4°, Andrea Bonacorsi (KTM) 5°, Matteo Del Coco (Husqvarna) 6° e Paolo Lugana (TM) 9°.
Degne di nota sicuramente le prestazioni di Emilio Scuteri, che incappato in una caduta e ripartito intorno alla settima posizione, riesce a portare la sua KTM del Team Celestini Racing sul podio. Grande gara anche del secondo pilota del Team Maddii Racing Matteo del Coco, anche lui protagonista di un grande recupero che lo porta in sesta posizione a ridosso dei primi, dopo esser partito fuori dalla Top Ten.
La classe 125 si chiude perciò, dopo la sommatoria dei punteggi delle due manche, con un podio tutto italiano che vede Gianluca Facchetti sul gradino più alto del podio. Alla sua destra Manucci Alessandro (2°) e alla sua sinistra Emilio Scuteri (3°). Completano la Top Five il finlandese Emil Wechman e l’italiano Andrea Bonacorsi.
In classifica di Campionato, Facchetti (460) è primo a pari punti con Manucci. Più distaccato Scuteri (310), terzo.
Elite
Per la manche della classe Elite, sono 40 i piloti schierati dietro al cancelletto: i primi 20 classificati nella prima manche della classe MX1 sommati ai primi 20 della classe MX2 e quando il cancelletto di partenza tocca terrà, il primo a lasciare la frizione e a solcare la linea dell’holeshot per primo è sempre lui, Tony Cairoli (Red Bull KTM Factory). Questa volta il francese della Yamaha Romain Febvre parte meglio e si piazza subito secondo, precedendo il duo della HRC composto da Tim Gajser ed Evgeny Bobryshev. Nelle retrovie purtroppo una caduta coinvolge Benoit Paturel (Yamaha), Davide Bonini (KTM), Ken Bengtson (Yamaha) e anche Michele Cervellin (Honda HRC), tutti costretti al ritiro.
Le prime fasi di gara sono concitate; i piloti cercano di farsi strada nel mucchio ma dopo qualche giro la classifica vede Cairoli, Van Horebeek (Yamaha), Tim Gajser, Romain Febvre, Evgeny Bobrishev, Samuele Bernardini (TM) primo pilota Mx2 tra le più potenti Mx1, Pauls Jonass (Red Bull KTM Factory), Jorge Prado Garcia (Red Bull KTM Factory), Glenn Coldenhoff (Red Bull KTM Factory), e Arnaud Tonus (Wilvo Yamaha).
Intorno al 16° minuto di gara, Febvre cade mentre era intento a preparare il suo attacco su Gajser, lasciando così strada libera a Bobryshev. Febvre riparte e riesce a rimontare sino ad un 13° posto ma cade nuovamente e soccorso dallo staff medico della pista, lascia il tracciato dolorante. Per lui gara terminata.
Anche Bernadini, poco prima di Febvre, è protagonista di una ‘sbavatura’ quando era in quinta posizione e riparte 11°. Da quel momento la sua gara si complica tanto da non riuscire più a recuperare; chiude cosi con un 19° posto.
Nelle retrovie, Alessandro Lupino (Assomotor Honda) rimedia con una bella rimonta ad una partenza infelice e si porta vicinissimo alla Top Ten; chiude così la sua manche con un 12° posto su una pista ormai profondamente scavata, tecnica e selettiva. Lupino si conferma il migliore degli italiani in pista dopo Cairoli.
A cinque minuti dal termine, Gajser riesce a superare il belga Jeremy Van Horebeek, dopo averlo tallonato per numerosi giri. Comincia ad inanellare giri veloci e riduce il suo ‘gap’ da Tony Cairoli ma a due giri dal termine arriva l’errore e lascia la seconda piazza a belga della Yamaha. Chiuderà terzo sotto la bandiera a scacchi.
La manche della classe Elite si chiude così con una strabiliate doppietta di Antonio Cairoli, tornato ai fasti d’un tempo su quello che è il terreno a lui più congeniale, la sabbia. Un’ottima cartolina di presentazione da consegnare ai suoi avversari non solo in vista delle due prossime prove degli Internazionali d’Italia in programma nei primi due fine settimana di Febbraio, ma anche in vista della stagione 2017 della MXGP. Cairoli c’è, è in forma e vuole vincere!
Dietro Cairoli, secondo chiude Jeremy Van Horebeek e terzo Tim Gajser. Completano la top Five Evgeny Bobrishev e Glenn Coldenhoff. Sesto è primo pilota in sella ad una moto MX2 è Pauls Jonass. Dietro di lui chiude settimo l’inglese Max Anstie, poi ottavo e nono il duo del Team Kemea Yamaha Yamalube Racing con Alvin Ostlund e Brent Van Doninck, entrambi in sella a moto MX2. Completa la Top Ten Shaun Simpson (Wilvo Yamaha).
Podio da ‘Mondiale’ anche quello della classe Elite con Tony Cairoli che alza al cielo il Trofeo del vincitore insieme a Jeremy Van Horebeek (2°) e Tim Gajser (3°).
Classifica di Campionato Elite
Articolo by Max Serafino / Foto by Dalila Cherubin