Un mese di Motocross… #1 – Maggio

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Maggio è stato un mese ‘particolare’ per il Motocross mondiale, segnato da eventi funesti ma anche imprese sportive degne di nota. Come sempre Matteo Portinaro le ha volute riassumere in un suo bell’articolo che vi proponiamo quì di seguito. Buona lettura.

Bryan Toccaceli 2018 Internazionali d'Italia MX Mantova

Bryan Toccaceli 2018 Internazionali d’Italia MX Mantova

Il mese di Maggio è partito sotto una cattiva luce per il mondo del motocross: Martedì 1 Maggio, durante una sessione di allenamento, il 23 enne sanmarinese Bryan Toccaceli è stato vittima di uno spaventoso incidente, nella quale ha riportato la rottura di due vertebre cervicali e la lesione al midollo spinale. La caduta è avvenuta a causa dello spegnimento del mezzo meccanico, che una volta toccato il terreno lo ha catapultato in avanti, lasciandolo a terra in una posizione totalmente innaturale. Operato subito nella notte per cercare di ridurre il più possibile le fratture, il giovane pilota ha poi iniziato a respirare autonomamente, ma ad oggi è ancora costretto in alcune circostanze a ricorrere al supporto delle macchine.

Pochi giorni fa, papà Paolo ha rilasciato alcune dichiarazioni, dove spiega che ci sono segnali di miglioramento per quanto riguarda la parte superiore del corpo, mentre al momento la zone inferiore non dà ancora alcun segnale di reazione. Il mondo delle due ruote si è stretto attorno  a Bryan e alla sua famiglia: da Valentino Rossi, passando per svariati piloti del motomondiale, senza dimenticare ovviamente alcuni protagonisti del Mondiale Motocross, sono stati molti i messaggi ed i gesti di solidarietà atti a cercare di dare forza e coraggio al pilota di San Marino. Questa sarà certamente la gara più importante della vita di Bryan e anche se al momento le condizioni rimangono difficili, è ancora presto per emettere verdetti definitivi sul suo futuro. La reazione psicologica che ha avuto fino ad ora, nonostante la gravità dei fatti, induce tutti a sperare che con il passare del tempo la situazione possa volgere al meglio.

Eric Geboers Masters of Motocross 1990 Maggiora

Eric Geboers Masters of Motocross 1990 Maggiora

Non è passata nemmeno una settimana, che un’altra notizia terribile ha lasciato attoniti gli appassionati, specie quelli del cross anni 80. Domenica 6 Maggio, l’ex campione Eric Geboers è venuto a mancare mentre cercava di recuperare il cane caduto nelle acque di un lago situato nei pressi di Mol (Belgio). Classe 1962, conosciuto nell’ambiente con il soprannome di “The Kid”, è stato il primo pilota al mondo a conquistare un titolo in ognuna delle tre cilindrate, entrando di diritto nella storia di questo sport. In 11 anni di militanza nel Mondiale è riuscito a conquistare ben 5 allori iridati, cogliendo due affermazioni nella classe 125 (nel biennio 1982/1983), una nella classe 250 (nel 1987) e due nella 500 (nel 1988 e 1990). Ritiratosi presto dalle competizioni, a soli 28 anni, il fiammingo nei primi tempi è apparso di rado nei paddock del Mondiale, tornando dopo qualche stagione nelle vesti di team manager per la Suzuki. Una nuova importante perdita per il motocross, che nel corso degli ultimi anni ha visto spegnersi campioni celebri quali Jobè, Moiseev e Carlqvist.

Jason Anderson 2018 Supercross Las Vegas Podio

Jason Anderson 2018 Supercross Las Vegas Podio

Nello stesso dì della morte di Geboers, dall’altra parte dell’oceano, il Supercross 2018 ha incoronato Jason Anderson come nuovo re della specialità, al termine di una stagione che lo ha visto primeggiare davanti ai più quotati Musquin, Tomac e Roczen. Proprio quest’ultimo è stato nuovamente fermato ai box da un infortunio, che come nel 2017 gli ha impedito di battagliare fino alla fine per la conquista del titolo. A Las Vegas, nell’ultimo appuntamento stagionale, Anderson non ha forzato più del necessario, potendo contare su un ampio margine di vantaggio in classifica. Terminando la gara in quinta piazza ha così fatto suo il titolo della classe 450, rendendo vani gli ultimi attacchi di Musquin, che ha così concluso alla piazza d’onore tanto nella gara quanto nel campionato.

Eli Tomac MXGP of USA Jacksonville

Eli Tomac 2017 MXGP of USA Jacksonville

Finito il campionato indoor, l’attenzione si è spostata sul National, che nelle prime due uscite ha visto primeggiare Eli Tomac. Il campione in carica ha fatto l’en plein nelle quattro manche fino ad ora disputate, dimostrando di essere ancora lui il più accreditato alla vittoria finale. Il transalpino Musquin ha concluso in ben tre occasioni alle sue spalle, terminando sempre a podio e facendo intuire di possedere delle ottime carte da giocarsi. Gli altri inseguitori, da Anderson al rientrante Roczen, solo a sprazzi hanno mostrato il loro reale potenziale e al momento non sembrano poter ambire alla testa della classifica.

Jeffrey Herlings 2018 MXGP of Germany Teutschenthal

Jeffrey Herlings 2018 MXGP of Germany Teutschenthal

Torniamo poi in Europa per ripercorrere le tre tappe in calendario svolte in questo mese, ovvero Russia, Lettonia e Germania. Jeffrey Herlings ha colto 5 successi nelle 6 manche a disposizione, creando il primo vero strappo in classifica generale. Antonio Cairoli, tra sfortune ed inconvenienti, è stato costretto a lasciare strada al compagno di team, vedendo il distacco in classifica salire a quota 48 punti. Solo l’inaspettata vittoria del belga Clement Desalle, in Russia, ha parzialmente rallentato il dominio dell’olandese. Il talentuoso ragazzo “orange” adesso può vantare quasi un GP di vantaggio sul rivale siciliano, che deve cercare quanto prima di ottenere un successo per rilanciarsi e non vedere volare via il sogno del decimo titolo. La classe MX2 vive anche lei su un duello tutto KTM: Jonass è riuscito a mantenere la leadership, ma lo spagnolo Prado sta mettendo in mostra una velocità che avrà certamente allarmato non poco il campione in carica.

Jorge Prado 2018 MXGP of Germany Teutschenthal

Jorge Prado 2018 MXGP of Germany Teutschenthal

Concludiamo questo riepilogo del mese con il passaggio di Michele Cervellin dalla Honda Martin alla Yamaha del Team SM Action. Un trasferimento che il pilota veneto ha motivato con la voglia di continuare a progredire come pilota, avvenuto non prima di aver ringraziato sentitamente tutto il team Martin per gli undici anni trascorsi insieme, che certamente lo hanno aiutato in maniera fondamentale ad essere oggi il campione che è.

Michele Cervellin Team SM Action Yamaha

Michele Cervellin Team SM Action Yamaha

Il mese di Giugno si prospetta particolarmente importante per le sorti del Mondiale, con tre tappe europee di rilievo: Inghilterra, Francia ed Italia. Un trittico che sicuramente permetterà di avere un’idea più chiara sul futuro dei due campionati, mentre negli States saranno addirittura quattro le prove del challenge outdoor, in un campionato iniziato sotto il segno della verde Kawasaki di Eli Tomac.

Articolo by Matteo Portinaro

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