Nella classe MXGP, partenza con il botto per Antonio Cairoli (KTM) che cade a poco metri dal cancello cappottandosi in avanti dopo un contatto con un pilota.
Pochi secondi, ed altra caduta piuttosto pericolosa: Tim Gjaser (Honda Gariboldi), secondo dopo la prima curva, perde l’anteriore e cade al centro della pista, vedendosi passare l’intero gruppo a pochi millimetri.
Come da previsioni Romain Febvre (Yamaha) prende la testa inseguito da Max Nagl (Husqvarna) intenzionato a non lasciare un metro al francese, giusto per chiarirgli che se vuole il terzo gradino del podio mondiale, deve sudarselo. In terza posizione si sistema, provvisoriamente, l’inglese Dean Wilson (KTM) che precede lo svizzero Arnaud Tonus (Kawasaki).
Nel frattempo dopo soli tre giri Cairoli, obbligato a partire ultimo e con un certo ritardo dovuto alla caduta, rimonta sino alla sedicesima posizione. La gara è caratterizzata da diversi duelli interessanti come quello tra Jeremy Van Horebeek (Yamaha) e Gautier Paulin (Honda) e dove ad un certo punto si inserisce anche Valentin Guillod (Yamaha).
Eli Tomac (Kawasaki) nel frattempo, raggiunge Van Horebeek e lo passa mettendo nel mirino Guillod che non sembra essere intenzionato a cedere la posizione: ne nasce così un confronto molto bello che vede Tomac sorpassare Guillod al termine della sessione ritmica e lo svizzero riprendersi la quinta posizione dopo poche curve.
Davanti Febvre prende un buon margine su Nagl, il francese amministra bene il vantaggio e vince la manche di qualifica. Dietro Nagl, chiudono la top five Wilson 3°, Kevin Strijbos (Suzuki) 4°e Guillod 5°. Eli Tomac chiude 6°.
Per gli italiani Cairoli non riesce a rimontare oltre l’undicesima posizione mentre Alessandro Lupino (Honda Assomotor) termina con un quindicesimo posto, dietro il neo Campione del Mondo Tim Gajser, anche lui in rimonta dalle ultime posizioni.
Articolo by Alessandro Tiraboschi / Foto by Adriano Dondi
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