In ricordo di un grande Campione: Eric Geboers | MotocrossAddiction.com

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Ci sono momenti in cui viene tremendamente difficile trovare le parole. Questa mattina il mondo del motocross ha appreso la notizia shock della scomparsa di Eric Geboers, 5 volte campione del mondo e primo pilota nella storia a vincere un titolo in ognuna della tre cilindrate.

Eric Geboers Mondiale 1988 classe 500 Lombardore

Il fiammingo è venuto a mancare cercando di recuperare il suo cane scivolato in acqua. Un destino assurdo e beffardo che ci lascia privi di uno dei campioni più rappresentativi di questo sport.

Nato a Neerpelt (Belgio) il 5 Agosto 1962, conosciuto con l’appellativo “The Kid”, fu l’enfant prodige del mondiale motocross agli inizi degli anni 80’. Ereditò la passione dal fratello Sylvain, ex pilota di caratura internazionale a cavallo tra la fine degli anni 60’ e i primi anni 70’. La sua scalata al vertice fu vertiginosa e fin da subito mostrò classe e grinta da vendere, forse anche troppa. Una foga che lo portò a commettere gesti estremi, come nel gp di Germania del mondiale 1981 classe 125, quando colpì in pieno la Gilera di Rinaldi nell’ultimo giro della seconda manche, al termine del discesone che precedeva l’arrivo. Un gesto sconsiderato, che Eric commentò dicendo che era rimasto senza freno. Per sua sfortuna però uno spettatore ritrovò poco distante dal traguardo il filo del freno che Geboers aveva provveduto a svitare una volta conclusa la gara, in modo da poter giustificare il fattaccio. Nei box ci pensò il fratello maggiore a redarguirlo: si narra che Eric si prese una bella serie di ceffoni da Sylvain, letteralmente imbufalito per un gesto simile che avrebbe potuto avere ripercussioni ben più gravi.

“The Kid” da quel momento apprese la lezione e iniziò a vincere: nelle stagioni 1982/1983 ottenne il titolo della ottavo di litro, mettendo in mostra una continuità di rendimento che lo proiettò nel 1984 a duellare con i migliori piloti del mondo nel campionato della mezzo litro. Passò dalla Suzuki alla Honda HRC, cogliendo subito un successo nella prova d’apertura in Austria, davanti a personaggi del calibro di Malherbe, Carlqvist, Thorpe e Jobè. Un avvio che fece sognare i tifosi del piccolo belga, il quale però riuscì a salire sul gradino più alto del podio solo in altre tre circostanze, concludendo la stagione in quinta posizione.

Eric Geboers Motocross Delle Nazioni 1986 Maggiora

Condizionato da vari infortuni fisici, prima alla spalla, poi al polso ed infine alla caviglia, terminò al terzo posto nel biennio 1985/1986. Decise così di fare un passo indietro per la stagione 1987: tentò l’esperienza nella classe 250, che nel frattempo era cresciuta d’interesse e poteva vantare un buon numero di campioni partenti, dal nostro Michele Rinaldi, passando per Gert Jan Van Doorn e concludendo con Pekka Vehkonen. Proprio con quest’ultimo ingaggiò un duello che si protrasse per tutto il campionato, uscendone alla fine vincitore, grazie anche a 9 vittorie di manche. Fu il rilancio che cercava per inseguire il sogno che custodiva da quando aveva iniziato a correre: diventare il primo pilota ad ottenere un titolo in ogni singola cilindrata.

Nel 1988 tornò quindi nella classe 500 e il 7 Agosto ottenne quel trionfo atteso da una vita, per giunta a Namur, davanti al pubblico di casa. Dopo due stagioni tanto entusiasmanti quanto piene di sforzi (sia sotto il punto di vista mentale che fisico), nel 1989 dovette cedere la corona di campione al compagno di team David Thorpe. A quel punto Eric, nonostante la giovane età (28 anni), decise che il 1990 sarebbe stata l’ultima stagione da professionista, ma non lo disse mai pubblicamente. Si preparò in maniera meticolosa per l’annata successiva, chiedendo alla Honda un mezzo studiato apposta per la sua statura da fantino. Voleva lasciare quel mondo che tante soddisfazioni gli aveva regalato con un ultimo sigillo, con qualcosa che lo avrebbe consegnato ancora di più alla storia.

Eric Geboers Masters of Motocross 1990 Maggiora

Non lasciò nulla al caso ed i risultati non tardarono ad arrivare: nonostante un avvio folgorante dell’americano Billy Liles (infortunatosi poi nel corso del GP d’Italia, a Cingoli), Eric riuscì a ricucire il gap, portandosi in vetta al mondiale ed accumulando un cospicuo margine di vantaggio nella classifica generale sul più diretto inseguitore, l’inglese Kurt Nicoll. Il 5 Agosto, nel giorno del suo compleanno, vinse la seconda manche del Gp di Namur, portando a casa il quinto titolo di una carriera leggendaria. A fine gara si fece trasportare da un elicottero negli studi di una Tv nazionale dove comunicò il suo ritiro dalla competizioni. Nel 1994 si parlò di un suo ritorno in pista, ma furono solo rumors privi di fondamento. Eric Geboers aveva già chiuso i conti con questo sport, conscio di aver dato tutto se stesso. Come ogni grande campione a lui non interessava fare passerella, correva con il solo scopo di vincere.

Il 5 Agosto di quest’anno saranno trascorsi 30 anni da quella storica giornata in cui a Namur divenne “Mister 875”, ma “The Kid” non potrà festeggiare insieme a chi con lui ha condiviso quel momento storico per tutto il motocross. E allora ci piace immaginarcelo lassù insieme a Jobè e Carlqvist, anche loro scomparsi troppo velocemente e protagonisti, insieme a lui, di quello che fu un periodo magico del motocross, quello degli indimenticabili anni 80’.