Un mese di Motocross… #5 – Ottobre

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Ottobre ha mandato definitivamente in archivio la stagione 2018. Un’annata che non ha risparmiato emozioni e patos fino all’ultimo momento. Le principali gare svolte in questo mese hanno rispecchiato questo filo conduttore, tenendo con il fiato sospeso gli appassionati fino all’ultimo istante.

Team Francia 2018 MXoN RedBud

Team Francia 2018 MXoN RedBud

Il 7 ottobre è andato in scena, sul tracciato di RedBud, l’atteso Motocross delle Nazioni. La vigilia vedeva gli yankee (padroni di casa) e gli olandesi come i più accreditati al successo finale. Le cose hanno però preso una piega dissimile, frutto di una giornata da dimenticare per la compagine a stelle e strisce e di una buona dose di sfortuna che ha colpito la formazione europea. Ne ha così approfittato la Francia che, nonostante i ben noti problemi interni, è riuscita a proseguire il filotto di vittorie iniziato nel 2014, sul tracciato lettone di Kegums. A prendere le redini del Team transalpino è stato un rinvigorito Gautier Paulin, autore di due ottime performance concluse nella Top 3. Il pilota della Husqvarna ha trascinato i suoi verso un trionfo non preventivato, almeno per i media. A supportarlo ci ha pensato un regolare Dylan Ferrandis, mentre quello che veniva considerato come l’anello debole, Jordi Tixier, è riuscito a limitare i danni, pur fornendo prestazioni non eccelse.

L’Italia è andata ad un passo dalla gloria, terminando alla piazza d’onore, distanziata di appena 2 lunghezze dalla Francia. Un sogno accarezzato per alcuni tratti della terza e conclusiva manche. Un pizzico d’amaro in bocca è rimasto, ma non ha cancellato la performance da incorniciare da parte dei rappresentanti della Maglia Azzurra, protagonisti nelle zone alte della classifica per tutto il weekend.

Team Italia 2018 MXoN RedBud

Team Italia 2018 MXoN RedBud

Il gradino più basso del podio è stato conquistato dall’Olanda, che è certamente la squadra con più recriminazioni. Non sono infatti bastati i successi in tutte e tre le manche per accaparrarsi il trofeo più ambito. La doppietta di Coldenhoff e la vittoria di Herlings sono state vanificate dalla sfortuna che ha attanagliato Calvin Vlaanderen, colpito ad un occhio da una pietra nel corso di Gara 2. Dopo l’inevitabile ritiro, al pilota della Honda sono stati effettuati i controlli di rito da parte del personale medico, che non ha riscontrato le condizioni ideali per autorizzarlo a prendere il via nella frazione di chiusura. Una vera disdetta, che non fa comunque passare in secondo piano la grande performance del Team olandese, vincitrice morale di quest’edizione.

Jeffrey Herlings 2018 MXoN RedBud

Jeffrey Herlings 2018 MXoN RedBud

L’Australia si è classificata quarta assoluta, merito di una regolarità di rendimento che le ha permesso di installarsi al vertice della classifica al termine della manche centrale della giornata. A pari punti con il Team capitanato da Michael Byrne ha concluso la Gran Bretagna, mentre gli Stati Uniti sono usciti con le ossa rotte. La squadra diretta dall’esperto Roger De Coster ha palesato grossi limiti, specie a livello caratteriale, dimostrando di non essere più il punto di riferimento del motocross mondiale, come accadeva appena un decennio fa. Una debacle che ha fatto parecchio discutere, per un equipe che avrebbe dovuto duellare per il vertice (se non addirittura vincere) ed invece si è sempre trovato nelle posizioni di rincalzo, senza mai dare la zampata tanto attesa dal pubblico di casa, rischiando addirittura una clamorosa eliminazione dalla Finale A. Eli Tomac è sembrato solo un lontano parente del campione che conosciamo da varie stagioni ed anche Justin Barcia e Aaron Plessinger si sono dimostrati privi di mordente, terminando sempre distanti dalle posizioni che contano.

La Spagna di Jorge Prado si è comportata bene, con un ottavo posto finale che soddisfa l’entourage iberico, rinfrancato dai due terzi posti colti proprio dal neo campione MX2. Nota di merito anche per la compagine del Porto Rico, riuscita ad accedere alle tre manche principali, che gli sono valse la 19ª piazza finale. Un’edizione che ha ribadito come questo evento non rispecchi i valori in campo mostrati nel corso di tutta la stagione. Ne sono un chiaro esempio le prime due classificate, partite come outsider e ritrovatesi davanti a tutti. Certo, la malasorte ci ha messo lo zampino, estromettendo l’Olanda da un successo più che meritato, ma a conti fatti le prestazioni offerte da Francia e Italia sono valse l’oro e l’argento, mentre le altre nazioni sono state costrette a leccarsi le ferite, in attesa della rivincita che il prossimo anno avverrà ad Assen, in Olanda.

Eli Tomac 2018 Monster Energy Cup

Eli Tomac 2018 Monster Energy Cup

Solo una settimana dopo, Las Vegas ha ospitato la Monster Energy Cup. Una manifestazione che ha raccolto molti dei top rider americani, desiderosi di portarsi a casa il cospicuo montepremi di un milione di dollari messo in palio. Alla fine l’ha spuntata Eli Tomac, apparso tutto un altro pilota rispetto a quello timido e remissivo di appena sette giorni prima. Il portacolori della Kawasaki ha primeggiato senza troppa difficoltà nelle prime due finali, faticando solo in quella conclusiva, dove al termine di una bella rimonta ha colto la tripletta che gli ha permesso di diventare il primo pilota a vincere due edizioni della Monster Energy Cup. Un successo che comunque ha dato il là a qualche polemica, per come è maturato il sorpasso nei confronti di Joey Savatgy. Quest’ultimo ha difatti palesemente lasciato strada al connazionale, permettendo al campione National 450 di mettere le mani sull’ambito assegno.

Un’edizione mai messa realmente in discussione, dove il vincitore dell’edizione passata, Marvin Musquin, non è stato all’altezza della sua fama. Il transalpino è stato costretto a dare forfait nella manche conclusiva per un’incidente iniziale, dopo un secondo ed un nono posto di manche, che hanno fin da subito spianato la strada al rivale americano. Buone le prestazioni Malcom Stewart, quinto assoluto, e del veterano Chad Reed, all’esordio sulla Suzuki JGR, piazzatosi nella Top 10. Alle gare ha preso il via anche Ryan Villopoto, più per onor di firma che per ambizioni di vittoria. Il pilota della Yamaha è terminato 13° assoluto, ma la sua presenza ha comunque acceso il pubblico, specie nel corso della presentazione ufficiale dei piloti.

2018 Trofeo delle Regioni Castiglione del Lago

2018 Trofeo delle Regioni Castiglione del Lago

Poche ore dopo, in Italia, il tracciato umbro di Castiglione del Lago, ha ospitato il Trofeo delle Regioni. Una manifestazione che ha riscosso nuovamente grandi consensi. In pista hanno presenziato vari piloti in gara quest’anno nel Campionato Italiano Prestige, senza dimenticare alcuni veterani come Tiziano Peverieri, Cristian Stevanini e Michele Dal Bosco. Al termine di otto manche combattute e serrate, a spuntarla è stato il Veneto, che ha concluso a pari punti con Lombardia, ma si è aggiudicato il trofeo per via dei migliori risultati.  All’evento, intitolato alla memoria di Alberto Torresi, si è aggregata una gara dedicata alle giovani promesse del cross nostrano: la Red Bull MX Superchampions. In questa competizione si sono imposti Nicola Salvini nella categoria Junior e Matteo Vantaggiato in quella Senior. Una giornata all’insegna dello sport, alla quale ha partecipato anche il Presidente FMI Giovanni Copioli, che a fine gara si è detto molto soddisfatto per l’andamento ed i risultati ottenuti in questa ottava edizione.

Poche ore fa è poi arrivato l’annuncio ufficiale del calendario degli Internazionali d’Italia 2019. Anche quest’anno si svolgeranno un trittico di prove che daranno i primi riscontri ai team e ai piloti, in attesa del via del campionato del mondo. I tracciati prescelti sono stati quelli di Riola Sardo (27 gennaio), Ottobiano (3 febbraio) e Mantova (10 febbraio).

Infine, cresce il fermento per l’atteso Supercross di Torino, che il 15 dicembre vedrà scendere in pista campioni di fama internazionale, quali Ricky Carmichael, Malcom Stewart, Cole Seely e Justin Brayton, mentre la pattuglia europea sarà capeggiata da Angelo Pellegrini, desideroso di confrontarsi con gli specialisti di questa categoria. Un appuntamento imperdibile, con la speranza che possa diventare con il tempo una piacevole abitudine, come lo è stato per più di 30 anni il rinomato Supercross di Genova.

Articolo by Matteo Portinaro

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