49 primavere per il fiammingo Marnicq Bervoets | MotocrossAddiction.com

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Ha spento ieri 49 candeline uno dei migliori rappresentanti del motocross fiammingo degli anni ‘90, Marnicq Bervoets.

Marnicq Bervoets Mondiale 2001 classe 500

Nei suoi 15 anni di militanza nel Mondiale, ha colto per quattro volte il Titolo di vice campione del mondo e può vantare ben tre successi al Motocross delle Nazioni con il Team belga.

La sua prima vittoria in un Gp risale alla prova inaugurale dal campionato 1991 classe 250: sulla sabbia olandese di Mill, piegò la resistenza dei più quotati Puzar, Parker, Strijbos e Van Den Berk, cogliendo la vittoria di giornata grazie ad un primo ed un quinto posto di manche, nella stagione che lo vide poi concludere quinto assoluto. Negli anni che seguirono la costanza di risultati gli permise di piazzarsi nella Top 10 del Mondiale della quarto di litro e dal 1995 al 1997 si classificò sempre alle spalle del connazionale Stefan Everts.

Da rimarcare rimane la prima parte della stagione 1996, dove inanellò una serie di 5 vittorie consecutive, che gli permisero di accumulare un grande margine di vantaggio sui più immediati inseguitori, Vohland ed Everts. Nelle restanti sei prove, però, fu solo la controfigura del pilota ammirato fino a quel momento e perse il Titolo per una decina di punti. Nel 1999, passato alla Kawasaki, sembrò lanciato verso la conquista del campionato, dopo un altro grande avvio di stagione, ma un infortunio ne limitò il rendimento, impedendogli la scalata all’iride. Cambiò moto e cilindrata, accettando per la stagione 2000 l’offerta del Team Yamaha Rinaldi di correre nel Mondiale 500.

Marnicq Bervoets (Yamaha n.2) Mondiale 2001 classe 500

Mise in luce fin da subito una buona confidenza con il mezzo meccanico, testimoniata da ottime prestazioni e numerosi podi, ma non riuscì ad arginare lo strapotere di Joel Smets, che in quel campionato fece il bello ed il cattivo tempo. In quell’annata, gli restò comunque la soddisfazione di essere stato l’unico pilota ad aver messo in seria difficoltà il connazionale della KTM. Nelle restanti stagioni, fu spesso il terzo incomodo nei duelli tra Smets ed Everts, quest’ultimo approdato anche lui nella classe maggiore nel 2001. Concluse l’attività agonistica a ben 35 anni, nel 2004, dimostrando fino all’ultimo di essere un pilota in grado di impensierire le nuove leve, nonostante l’avanzare delle primavere.

Bervoets ha gareggiato per Kawasaki, Suzuki e Yamaha, dimostrandosi sempre un pilota affidabile e veloce, in particolar modo sui terreni allentati del Nord Europa. L’unico neo della carriera rimane quello della mancata conquista di un Titolo che avrebbe certamente meritato. Marnicq non era propriamente a suo agio nei momenti topici della stagione e mancava di quel guizzo necessario per imporsi.

Resta in ogni caso da segnalare la sfortuna di aver trovato sulla sua strada due colossi come Everts e Smets. Se non ci fossero stati loro, Bervoets avrebbe certamente ottenuto almeno un campionato del mondo, se non di più. Resta in ogni caso l’enorme soddisfazione di aver fatto parte della squadra fiamminga in svariate edizioni del Motocross delle Nazioni, fattore che rimarca ulteriormente l’affidabilità di uno dei piloti più redditizi e concreti della storia di questo sport.